La nostra storia

Lo stabile e la casa in cui si trovano gli ambienti di Cantina Passarini sono del 1763.

È questa la data più vecchia, ritrovata su una delle pietre di costruzione.

Questa è sempre stata una villa di campagna, abitata per anni da alcuni notabili borghesi della zona.

Guido Passarini firma l’11 novembre 1917 un contratto di affittanza.

Ha bambini e una bella famiglia.

Guido tramanda la sua passione per l’agricoltura al figlio Luigi,

memoria storica dell’azienda e tutt’ora in azienda con il figlio Gianfranco e la moglie Valentina.

Luigi è un uomo degli anni 2000, nato però alla fine della seconda guerra mondiale.

Studia in collegio in Lombardia e in seguito frequenta la scuola di enologia di Conegliano, una delle più blasonate dell’epoca.

È sveglio e tenace e capisce che con il solo seminativo e con l’allevamento non si possono raggiungere gli obiettivi che ha in mente.

Luigi investe nella vite.

A cavallo tra il 1973 e il 1974, espianta mele e pianta la vigna.

Elimina anche le vecchie varietà ibride americane, Bacò, Clinto e Schiava passando al Cabernet Franc, al Lambrusco, al Merlot e all’uva d’oro di Comacchio.

L'attuale connotazione dei vigneti

Un’ulteriore ridefinizione dei vigneti nell’anno 2014 li porta all’attuale connotazione: esposizione da nord a sud, in una mezza luna che li abbraccia, terreno di medio impasto, varietà internazionali quali Merlot, Pinot Grigio, Cabernet Sauvignon, Pinot Bianco e Moscato.